lunedì 15 ottobre 2012

4 anni

Era la notte fra il 2 e il 3 marzo 2008.
Ero incinta di poche settimane, e lo avevo scoperto da ancora meno.
Da giorni non mi veniva il ciclo e tutti a dirmi che era normale per chi si era appena sottoposta ad un operazione di asportazione di una cisti endometriosica.
Ma a me tanto normale non sembrava, perchè nonostante tutto avevo la coscienza sporca e nemmeno quel test di gravidanza fatto prima dell'operazione mi aveva davvero convinta.
Quando ho visto il test di gravidanza ero terrorizzata e felice allo stesso momento.
Ero felice perchè un bambino lo volevo tanto.
Ero terrorizzata perchè mi avevano operato, mentre già aspettavo da una settimana.
Ero terrorizzata  perchè io e Lui siamo una coppia a rischio e c'erano strutture da allertare subito, step da seguire, esami da fare, e, in caso positivo, decisioni pesanti da prendere.

Era la notte fra il 2 e il 3 marzo 2008 dicevo.
Dormivo male ormai dalla fine di gennaio, mi svegliavo alle due e non c'era verso di ripendere sonno.
Mi si addormentavano le mani e in qualsiasi posizione mi mettessi, non trovavo pace.
All'inizio non avevo capito cos'era, e ora che lo sapevo, alla normale insonnia si aggiungevano i pensieri. E i brutti sogni.
Qualche sera prima ne avevo fatto uno che mi aveva scosso, ed ero molto agitata. Anche perchè mancava ancora un mese all'esame decisivo, e un mese era lungo, soprattutto tentando di far finta di nulla, perchè nessuno, a parte io e Lui, sapeva nulla.
Avevamo deciso insieme così, perchè poi, nell'ipotesi peggiore, sarebbe stato più facile. O almeno così speravamo.

Ma quella notte fra il 2 e il 3 marzo 2008 invece ho dormito. Tanto, e da subito. Un sonno pesante e ristoratore, di cui avevo tanto bisogno. E mentre dormivo, ho sognato.
Ho sognato che ero con mia madre, in una grande chiesa che assomigliava alla chiesa del quartiere di mia madre, quella dove avevamo fatto il corso prematrimoniale e dove abbiamo conosciuto il sacerdote che poi ci ha sposato, e ha battezzato i Chicchi.
E ho sognato che stavo assistendo ad una messa di Padre Pio.
Premetto che all'epoca non solo non ne ero una particolare fedele, ma ne avevo addirittura paura. Lo vedevo sempre in quelle foto con lo sguardo torvo, senza mai un sorriso, e mi aveva sempre fatto molta impressione.
Nonostante sia fedele, su di lui mi ero sempre mantenuta sul chi va là.
Quindi nel sogno la mia unica preoccupazione era andarmene via il più presto possibile, anche perchè c'era tanta gente intorno, una calca pazzesca, che mi dava ulteriormente fastidio.
Ma mia madre mi teneva forte per il braccio e mi impediva di uscire.
Ad un certo punto dal corridoio laterale la calca di gente di apre e me lo ritrovo davanti, mentre mia madre mi spinge verso di lui urlando "vai a confessarti" come faceva di solito a quei tempi.
Lo guardo e vedo che era vestito come uno straccione, con una saio rovinato, lacero, pieno di buchi e soprattutto sporco, quasi nero.
Ma il viso e le mani, no, erano belle, luminose, e lui rideva e mi guardava con un espressione di serenità. Mi guarda negli occhi e mi dice, riferendosi alla frase di mia madre: "non c'è bisogno, tranquilla, andrà tutto bene".
Si gira e se ne va dentro una porticina.
E io rimango ferma, immobile, pensando: "Vedi, hai sempre avuto paura di Padre Pio, invece ha un viso bellissimo e sorridente".

Il 3 marzo 2008, alle 7 mi sveglio, e vado in cucina, a preparare il caffè. All'epoca siamo solo io e Lui, quindi la tv è ancora sintonizzata sul canale del telegiornale.
"Stanotte, a sorpresa, è stata riesumata la salma di Padre Pio: le mani e il volto sono perfettamente conservate".

Sette mesi dopo è nata Chicca.
Buon compleanno, mio piccolo miracolo!

6 commenti:

  1. Tantissimi auguri!!!!! Bellissimo racconto!!!!

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    1. grazie! e ancora auguri per la tua bellissima novità!

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  2. Che bello questo post! Mi hai fatto venire la pelle d'oca...
    Tanti auguri al tuo miracolo!!!!

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    1. Grazie... ero indecisa se pubblicarlo o no, però è stata una esperienza così forte e importante che avevo piacere di condividerla! Benvenuta

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  3. Oddio che brividi. Ma che bello che sia andato tutto bene...

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    1. pensa i brividi che avevo io quando ho sentito la notizia... non a caso la mia Chicca ha il nome di Padre Pio :)

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